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Il Centro Milarepa è un’associazione di culto, studio e meditazione Buddhista Vajrayana fondata dal Ven. Lama Kalu Rinpoche nell’ambito della scuola Kagyupa (letteralmente: la linea della tradizione orale), la cui guida spirituale è S.S. Gyalwa Karmapa. Il Centro Milarepa promuove la pratica e la diffusione degli insegnamenti della Dottrina Buddhista per il bene di tutti gli esseri ed è aperto a chiunque desideri conoscerli e praticarli.
L’attività principale è la pratica e la diffusione degli insegnamenti della dottrina buddhista.
Lama Vajradhara Kalu Rinpoche nacque nella provincia del Kham, Tibet orientale, nell’anno 1904. Fu riconosciuto come un’emanazione di Jamgön Kontrül Lodrö Taye (1813-1899), il principale artefice del movimento Rimé (non settario) di apertura tra le differenti scuole Buddhiste tibetane. Rinpoche iniziò all’età di circa sette anni lo studio della dottrina tradizionale e iniziò, sedicenne, il tradizionale ritiro di tre anni e tre mesi. In seguito ricevette insegnamenti e iniziazioni da altri numerosi Maestri, tra cui S. S. il XIV Dalai Lama (1935), S. S. il XVI Gyalwa Karmapa (1924-1981) e Dudjom Rinpoche (1904-1987). Dopo vari pellegrinaggi nei luoghi sacri del Tibet, a partire dai venticinque anni, Rinpoche trascorse dodici anni in ritiro solitario, in grotte e altri luoghi isolati. Successivamente, su richiesta del Suo Lama Radice, diresse i ritiri di tre anni a Pelpung, un'attività che esercitò per molti anni, formando un gran numero di discepoli. Nel 1955, S. S. il XVI Gyalwa Karmapa lo invitò a recarsi in India e in Bhutan per preparare l’esodo dei Buddhisti dal Tibet in seguito all’occupazione cinese. In Buthan accettò l'invito di diventare abate di un grande monastero oltre che cappellano della famiglia reale. A Sonada, presso Darjeeling in India, fondò nel 1962 un Centro di ritiri e vi stabilì la Sua sede. Lì, intorno al 1968, lo incontrarono i primi occidentali che sarebbero diventati i suoi discepoli. Come patriarca della tradizione "Shangpa Khagyu", divenne uno dei maestri spirituali più stimati da tutte le tradizioni tibetane, famoso soprattutto per la sua realizzazione e per l'insegnamento degli yoga spirituali e delle pratiche più elevate, il mahamudra e lo dzogchen. Dal 1971 fino alla Sua morte (10 maggio 1989), ha compiuto molti viaggi in Europa, America ed Asia, facendo dono dei Suoi preziosi insegnamenti e dando iniziazioni e benedizioni a moltissime persone. Ha fondato oltre settanta Centri di Dharma in tutto il mondo, tra i quali, nel 1980 a Pinerolo, il Centro Milarepa, nuovamente visitato da Rinpoche nel febbraio 1983 e nel dicembre 1984. Grazie alle Sue complete realizzazioni spirituali e spinto dal Suo immutabile voto di guidare gli esseri verso la definitiva liberazione dalla sofferenza, Lama Ranjung Künkhyab Kalu Rinpoche si manifesta oggi in una nuova esistenza nella persona di Kyabdje Yangsi Kalu Rinpoche. Tulku Yangsi Kalu Rinpoche è nato il 17 settembre 1990 a Sonada, ed è stato riconosciuto come rinascita di Kalu Rinpoche da S. S. il XIV Dalai Lama e da S. E. Tai Situ Rinpoche, e la Sua sovranità spirituale è stata ufficialmente celebrata nel Suo monastero di Sonada il 28 febbraio 1993, alla presenza dei Maestri di tutte le scuole di Buddhismo e dei Lama rappresentanti i Centri di Dharma asiatici e occidentali da Lui fondati nella vita precedente.
Il Centro Milarepa è sicuramente una delle realtà più antiche e stabili del panorama del buddhismo in Piemonte e in Italia.
Il Buddhismo che arrivò in Tibet fu fondamentalmente quello Vajrayana e il principale artefice della sua diffusione fu Padmasambhava, chiamato anche Guru Rimpoche, un maestro tantrico che arrivò nel Paese delle Nevi nell'ottavo secolo su invito del re Trisong Deutsen che voleva diffondere tra i suoi sudditi la dottrina del Buddha. Padmasambhava cominciò la sua missione convertendo i membri della famiglia reale e diversi nobili di corte. Ebbe così inizio quella che viene definita la "Prima diffusione della Dottrina", della quale furono protagonisti anche altri maestri indiani tra i quali il monaco Santarakshita e Vimalamitra, e che vede il suo momento più emblematico nella costruzione di Samye, il primo monastero buddhista del Tibet alla cui edificazione partecipò lo stesso Guru Rimpoche.
“senza limitazioni”, quindi “non settario” – è un movimento di risveglio sorto in Tibet nel secolo XIX, che aspira a superare le divisioni fra le scuole e i “sistemi”. Chiamato dagli studiosi “eclettico”, afferma però di non essere relativista, perché chiede a ciascun praticante di rispettare tutte le scuole scegliendone però una e in essa impegnandosi fino in fondo.
Mila Thöpaga (Thos-pa-dga') nacque nel 1052 d.C. nel Tibet occidentale, nel villaggio di Kya Ngatsa nella provincia di Gung-thang, vicino al confine con il Nepal. Suo padre morì quando egli aveva solo sette anni e, da quel momento, tutte le proprietà di famiglia caddero sotto il controllo degli avidi zii, che trattarono Mila e la madre come schiavi. La madre di Mila accumulò immenso rancore e, non appena suo figlio fu abbastanza grande, vendette la metà di un piccolo campo che possedeva affinché potesse fuggire e recarsi a studiare magia nera. La sua speranza era quella che questa arte gli avrebbe conferito la capacità di vendicarsi dei parenti. Il giovane Mila apprese rapidamente dal lama Yungtun-Trogyal come guidare le potenze della distruzione e le utilizzò esaudendo i desideri dalla madre: evocò demoni e suscitò svariate catastrofi che portarono velocemente alla rovina il villaggio ove vivevano i suoi parenti, causando così la morte di molte persone. Il suo maestro di magia nera, trovatosi per la prima volta a confrontarsi con una tale distruzione, rimase scioccato e, comprendendo la natura negativa dei suoi insegnamenti, lo mandò via affinché potesse trovare qualcuno in grado di insegnargli come neutralizzare il karma negativo accumulato attraverso la pratica della magia nera. Così egli divenne allievo di un lama della scuola Nyingma, che presto, però, lo indirizzò a Marpa, il famoso lama traduttore. Fu così che, all'età di 38 anni, Mila divenne allievo del grande traduttore Lotsawa Marpa, il quale gli concesse di restare nei suoi terreni, ma si rifiutò di ammetterlo tra i suoi studenti e di concedergli qualsiasi insegnamento. Per sei anni Mila venne trattato come un servo e gli fu ordinato di svolgere lavori che mettevano alla prova il suo fisico con difficoltà insostenibili. Gli fu addirittura ordinato di costruire e distruggere ripetutamente una torre di nove piani. Non lasciandosi scoraggiare dai progetti alquanto mutevoli di Marpa, Mila riuscì a completare il lavoro (e la torre da lui costruita svetta tuttora in Tibet). Giunse la fine degli anni di lavoro, durante i quali il karma negativo di Mila venne esaurito grazie al duro comportamento del suo insegnante Marpa, che poté finalmente iniziare ad istruirlo. Lo preparò velocemente ad una vita di meditazione solitaria e lo mandò a meditare in totale isolamento per un anno nelle caverne d'alta montagna. Al suo ritorno Marpa convocò i suoi principali discepoli e trasmise a ciascuno di essi uno degli insegnamenti ricevuti dal suo maestro Naropa: il corpo illusorio (sgyu-lus), la chiara luce (hod-gsal), lo stadio intermedio (bar-do), il controllo del sogno (rmi-lam) e il trasferimento della coscienza (pho-wa). A Mila venne trasmesso il potere del fuoco interiore (gtum-mo), che consente di non usare vesti di lana: da quel giorno gli fu dato il soprannome di re-pa ("vestito di tela"). Milarepa si impegnò nella meditazione con ardore e devozione, sino a raggiungere la completa illuminazione. Presto la sua fama si diffuse e molta gente iniziò a cercarlo per ascoltare i sublimi canti per mezzo dei quali esprimeva la sua realizzazione.