Programma Insegnamenti e Attività - Centro Milarepa - Associazione Buddhista Vajrayana

Il Buddha ha insegnato che tutti gli esseri senza alcuna eccezione hanno la stessa natura o potenziale per l'illuminazione, e questo è noto come Natura di Buddha (in sanscrito tathagatagarbha, sugatagarbha). La Natura di Buddha è la nostra fondamentale natura di bontà, saggezza e compassione, temporaneamente oscurata dalle nuvole delle nostre emozioni afflittive: ignoranza, avidità, avversione, egoismo, gelosia e tante altre. Il messaggio del Buddha, che l'illuminazione è alla portata di tutti, ci offre un’enorme speranza, grazie alla presenza innata della nostra natura di Buddha e attraverso la pratica del Buddhadharma, anche noi possiamo percorrere il sentiero che purifica le nostre oscurazioni e porta alla Liberazione dalla sofferenza e alla felicità ultima.

La Confessione della realtà inesprimibile - Yesce Kuciok - è una pratica di confessione delle negatività, estratta dal quarto capitolo "La liturgia della confessione per aver creato dissenso con le divinità di consapevolezza primordiale” del “Tantra della Confessione - Il Re immacolato”, un tantra per la confessione e la riparazione dei samaya secondo la tradizione Vajrayana, tradotto dal sanscrito in tibetano dal Pandit Vimalamitra e il monaco tibetano Nyak Jnanakumara (Yeshé Shönnu), nascosto come terma da Guru Padmasambhava e Khandro Yeshe Tsogyal, poi rivelato da Terchen Sangye Lingpa (1340 - 1396). Rinpoche spiegherà questa pratica molto profonda sulla base di un commentario parola per parola, intitolato “Illuminare l’Oceano dei Samaya” di Jigme Lingpa (1730-1798)..

L'auto-liberazione di chiunque abbia una connessione con il rituale di meditazione delle divinità pacifiche e irate, (tratto) dal ciclo del profondo lignaggio orale del Terma della Mente "Namchö" del Tertön Mingyur Dorje (1645-1667), composto da Karma Chagme Rinpoche (1613 - 1678). Il ciclo “Namchö (Tesoro dello Spazio)” appartiene alla tradizione Dzogchen. Gli insegnamenti del Namchö furono rivelati nel XVII secolo da Tertön Migyur Dorje, che li ricevette attraverso delle visioni principalmente dal Buddha primordiale Samantabhadra, da Avalokiteshvara e da Guru Rinpoche. Furono trasmessi da Migyur Dorje al mahasiddha Karma Chagme Rinpoche, al primo Dzogchen Drubwang Pema Rigdzin, a Rigdzin Dudul Dorje, a Rigdzin Kunzang Sherab e così via in un lignaggio puro e ininterrotto fino ai giorni nostri. La pratica della meditazione delle cento divinità pacifiche e irate, conosciuta con il nome abbreviato “Scitro Samten”, è una s?dhan? completa in tutte le sue parti: preghiera al lignaggio, offerta della torma, rifugio, bodhicitta, offerte, lodi, le fasi di generazione e di completamento del Mandala, offerta dello tsok e preghiere ausiliari di buon auspicio. Questo lungo testo tibetano è stato tradotto per la prima volta in italiano dal Centro Milarepa.